domenica 25 ottobre 2009

The doctor is IN

Di solito mi fa piacere quando qualche amico mi chiama per risolvere un problema di tipo informatico; è gratificante, un segno di stima.
Ieri però uno di loro ha davvero esagerato...e non fatemi aggiungere altro

mercoledì 14 ottobre 2009

Per tirar su il morale

martedì 13 ottobre 2009

Gadget, gadget uber alles

Con tre figli piccoli in casa ci abbiamo messo poco ad essere sommersi da una montagna di inutili e fastidiosi gadget plasticosi; una quantità esagerata di ninnoli in plastica che si rompono quasi subito, si infrattano sotto ai divani, dietro ai letti fino a che non finiscono nel sacco della plastica a generare spazzatura di cui si potrebbe volentieri fare a meno.
Da parecchio tempo come famiglia abbiamo dichiarato guerra ai gadget e, al supermercato, evitiamo l'acquisto di quei prodotti che includono "omaggi" assolutamente non richiesti.
Semplice no?
Invece no, oggi, di fronte al bambino che voleva i cereali per la colazione, ho tristemente constatato che tutti i tipi a scaffale contenevano un gadget!
Ma è mai possibile che un consumatore debba faticare per trovare e comprare un prodotto senza omaggi?

Vorrei allora lanciare due appelli:

il primo alle aziende: perfavore, mettete in commercio anche versioni senza "omaggio" dei vostri prodotti, anche allo stesso prezzo; li comprerei lo stesso perché ciò che cerco è il prodotto. Sono convinto che tanta gente, come me, li preferirebbe a quelli con il gadget.

il secondo ai politici: questa miriade di gadget "regalati" assieme ai prodotti finiscono inevitabilmente per aumentare il volume complessivo della spazzatura che poi tocca pagare a noi; costringete i produttori a pagare un imposta aggiuntiva per ogni gadget veicolato come omaggio che copra i costi di smaltimento anziche caricare i costi sempre e solo sul consumatore finale.

Tradizioni

Ieri ho cenato con Stefano e ci siamo organizzati per uno dei più importanti ritrovi tradizionali dell'anno.
Speriamo sia una serata nebbiosa, aggiunge un notevole fascino all'insieme.

venerdì 2 ottobre 2009

della politica e del calcio

Sono preoccupato perché mi accorgo che sempre più gente, e non solo tra i ragazzi, parla di politica così come un tifoso parla delle squadre di calcio; se la squadra gioca bene la si esalta e se gioca male la si giustifica, le persone contano poco, o meglio si sostiene ciò che si ha in squadra, poco in porta in che squadra giocasse prima.
Lo scrivono in tanti che la politica si allontana dai cittadini ma per molti fa decisamente comodo così; è così facile vivere in società se ci si conforma a questo o quel gruppo di tifosi, non devi faticare a capire, a verificare le fonti, ti basta quel poco che passa a tutti daiTG e dai maggiori quotidiani.
Mi son dimesso l'anno scorso da un consiglio di istituto i cui membri, per quieto vivere, votavano senza in realtà approfondire nessuna delle mie denuncie. E non sono arrabbiato, non più almeno; io ci ho dedicato un anno e mezzo a studiare i meccanismi contabili e la normativa che regolamenta il funzionamento del consiglio e posso capire che tanti non abbiano tempo ed energie da dedicarci, si fidano e basta. Io non ci riesco a far così e dunque meglio uscirne che finire come don chisciotte.

L'amministrazione dello stato è un azienda che fa girare un mucchio di soldi e i politici nazionali sono solo dei concorrenti di un concorso a premi che si tiene ogni 5 anni; è un lavoro che fanno da tempo, alcuni hanno sempre fatto solo quello, si conosco tra di loro e si aiutano, nessun trombato alle elezioni è mai stato lasciato solo; si sà: oggi vinco io ma domani potresti vincere tu e allora perché farsi dei nemici. A loro piace che la gente tifi per questo o quel partito e per questo continuano a far polemiche, dichiarazioni scottanti, a dar scandalo; e giornali e TV reggono il gioco: il minimo informativo indispensabile, quasi mai esauriente e talvolta impreciso e tanto, tanto gossip. Si prendono così a cuore il nostro benessere che per non farci faticare nel dover scegliere noi questa o quella persona hanno cambiato la legge elettorale: sono già due elezioni che si vota solo per la squadra, a scegliere le persone ci pensano loro (anche se non ho ancora ben capito chi sono questi "loro")
Vorrei che tutti smettessero di votarli, di guardarli in tv, di leggere le loro dichiarazioni sui giornali, ignorarli ripetendo a se stessi "tu non esisti" ogni volta che essi richiedono attenzione.
Io non riesco ad adeguarmi, per questo non ho più votato da quando è cambiata la legge; continuo a vedere solo le persone e le loro mille sfaccettature; destra e sinistra non significano più nulla per i politici di oggi.