martedì 22 dicembre 2009

del perché ho scioperato l'ultimo 11 dicembre

Ho scioperato, malgrado avessi il giorno libero, senza dunque creare disservizi ma rinunciando ad un giorno di stipendio solo per sommare 1 al numero totale degli scioperanti.
Se ne sono sentite e lette tante in questi giorni ed ecco che ho sentito la necessità di motivare le ragioni della mia adesione:

Ministra e ministero si danno un gran daffare per vendere la riforma della scuola come una grande innovazione, come una conquista sociale; tempo e risorse vengono investite nella comunicazione ed hanno realizzato pure degli accattivanti siti (http://nuovilicei.indire.it/, http://nuovilicei.indire.it/, http://nuoviprofessionali.indire.it/).
L'uso e l'abuso di termini altisonanti (cabina di regia, appunti di viaggio, FAQ...) fanno sembrare il progetto brillante ma se si leggono le carte (operazione noiosa e faticosa ma che suggerisco a tutti) si coglie un minimo comune denominatore: le parole magiche "senza oneri" e si scopre che, al di là di molte belle dichiarazioni di intenti, c'è il preciso piano di tagliare quasi trentamila posti.

Ora, così come non credo che i processi possano essere abbreviati per legge, allo stesso modo non credo che basti tagliare posti per migliorare la scuola. Valutazione del merito, responsabilità nell'uso delle risorse, trasparenza della gestione amministrativa, queste sono solo alcune delle cose che, nella mia modestissima opinione, servono per migliorare la scuola ma di tutto ciò nei documenti ministeriali io non ne ho trovato traccia.

Ecco perché sciopero, perché sono stufo di imbonitori che spacciano per filetto di manzo quello che non è altro che cibo per cani.

Buone feste a tutti. Anche alla ministra.

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