venerdì 25 gennaio 2008

Lettera aperta

Il nostro ministro (posso ancora chiamarlo così?) Fioroni ha deciso che la scuola deve diventare più selettiva.

Basta!
Basta con i debiti non colmati, basta con le promozioni allegre; la pacchia è finita e si ricomincia a studiare.
In linea di principio sarei pure daccordo, si vedono in giro diplomati che, pur sorvolando sui congiuntivi, faticano addirittura con le tabelline o i verbi semplici. (ho visto personalmente scrivere "ho" senz'acca più volte in una terza superiore)

Mi permetta un appunto, caro ministro: io credo che la vera emergenza educativa sia al di fuori della scuola. I giovani imparano tantissimo dagli esempi, dai modelli più che dalle parole altisonanti e vuote. Ed allora ecco trionfare in TV e nel parlamento la cafoneria, l'arroganza, la furbizia, la violenza mentre lei viene a parlarci di severità nel valutare gli studenti?

Faccia un gesto nobile, caro ministro, Lei e tutta quella gentaglia che oggi forma la classe politica italiana: date un buon esempio ai giovani e andatevene. Andatevene da li, dalla amministrazione pubblica, anzi, andatevene dall'Italia. Per noi, per i giovani, per il nostro futuro sparite per sempre. grazie.







1 commento:

Tenar ha detto...

Piccolo episodio di vita quotidiana a scuola. Nella classe è arrivato un ragazzo nuovo, viene dal sud, non ha i libri, non sa nulla e non è abituato a stare in classe, però è un ragazzino fontamentalmente buono. Dal primo giorno i compagni lo hanno preso in giro per il suo accento e il suo modo di fare. I genitori sono venuti a chiederci che fosse spostato. Magari in una bella classe ghetto come quelle in cui ho avuto l'onore di insegnare. Prego il ministo che prima vada ad istruire i genitori e poi torni a far la predica a noi.