venerdì 2 ottobre 2009

della politica e del calcio

Sono preoccupato perché mi accorgo che sempre più gente, e non solo tra i ragazzi, parla di politica così come un tifoso parla delle squadre di calcio; se la squadra gioca bene la si esalta e se gioca male la si giustifica, le persone contano poco, o meglio si sostiene ciò che si ha in squadra, poco in porta in che squadra giocasse prima.
Lo scrivono in tanti che la politica si allontana dai cittadini ma per molti fa decisamente comodo così; è così facile vivere in società se ci si conforma a questo o quel gruppo di tifosi, non devi faticare a capire, a verificare le fonti, ti basta quel poco che passa a tutti daiTG e dai maggiori quotidiani.
Mi son dimesso l'anno scorso da un consiglio di istituto i cui membri, per quieto vivere, votavano senza in realtà approfondire nessuna delle mie denuncie. E non sono arrabbiato, non più almeno; io ci ho dedicato un anno e mezzo a studiare i meccanismi contabili e la normativa che regolamenta il funzionamento del consiglio e posso capire che tanti non abbiano tempo ed energie da dedicarci, si fidano e basta. Io non ci riesco a far così e dunque meglio uscirne che finire come don chisciotte.

L'amministrazione dello stato è un azienda che fa girare un mucchio di soldi e i politici nazionali sono solo dei concorrenti di un concorso a premi che si tiene ogni 5 anni; è un lavoro che fanno da tempo, alcuni hanno sempre fatto solo quello, si conosco tra di loro e si aiutano, nessun trombato alle elezioni è mai stato lasciato solo; si sà: oggi vinco io ma domani potresti vincere tu e allora perché farsi dei nemici. A loro piace che la gente tifi per questo o quel partito e per questo continuano a far polemiche, dichiarazioni scottanti, a dar scandalo; e giornali e TV reggono il gioco: il minimo informativo indispensabile, quasi mai esauriente e talvolta impreciso e tanto, tanto gossip. Si prendono così a cuore il nostro benessere che per non farci faticare nel dover scegliere noi questa o quella persona hanno cambiato la legge elettorale: sono già due elezioni che si vota solo per la squadra, a scegliere le persone ci pensano loro (anche se non ho ancora ben capito chi sono questi "loro")
Vorrei che tutti smettessero di votarli, di guardarli in tv, di leggere le loro dichiarazioni sui giornali, ignorarli ripetendo a se stessi "tu non esisti" ogni volta che essi richiedono attenzione.
Io non riesco ad adeguarmi, per questo non ho più votato da quando è cambiata la legge; continuo a vedere solo le persone e le loro mille sfaccettature; destra e sinistra non significano più nulla per i politici di oggi.

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