martedì 19 agosto 2008

Francia 2008

15 agosto
A malincuore dobbiamo lasciare le stanze e, dopo i saluti e i ringraziamenti, partiamo verso Paimpont, verso la foresta di Merlino.
La mattina è come ieri, con un cielo che incanta per la vastità e le nuvole e viaggiamo per strade secondarie senza trovare traffico.
Arriviamo per pranzo e mangiamo in una cortile dove, al centro, su una grossa griglia, si affaccendano i cuochi.
Dopo una superba mangiata cominciamo il giro della foresta; che delusione, mi aspettavo una foresta antica, di alberi secolari e mi ritrovo in un bosco di piante che avranno si e no 100 anni; la tomba di merlino poi sono due sassi con vicino un piccolo agrifoglio; tanta umidità e tantissimo muschio; l'unoco albero pluri-secolare che incontriamo, pomposamente indicato come albero dei folletti, è recintato e non è nemmeno possibile abbracciarlo. Eppure la processione di turisti è costante.
Ce ne andiamo verso Le Mont Saint Michel, lungo la strada ci fermiamo in un campeggio discretamente attrezzato e, dopo aver montato le tende e pregato perché stanotte non piova, ci svaghiamo nella piscina.
Ceniamo al ristorante del campeggio che ci fornisce un pasto appena decente e che sbaglia il conto facendomi pagare circa 10 euri in più; purtroppo me ne rendo conto dopo aver dato la carta di credito e quando provo a far notare la cosa il cameriere, che aveva già dato ampie dimostrazioni di inettitudine, prova a giustificarsi; sono stanco e, complice anche la poca padronanza della lingua lascio perdere.
Il camping in compenso offre molti svaghi: oltre la piscina c'è una sala lettura con libri vari e molti giochi da tavolo, una sala giochi con due bigliardi americani, flipper e videogiochi, ma il meglio è una scacchiera di 2 metri per due con i pezzi alti mezzo metro proprio nel mezzo del parchetto con scivoli e altalena.
Mentre la moglie va in tenda, io e i bambini tiriamo le 11 giocando a scacchi.

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