martedì 19 agosto 2008

Francia 2008

6 agosto
L'hotel è adeguato, sia per prezzo che per condizioni igieniche e anche il paese (Mane) ha un suo fascino; comunque partiamo verso le 9:30 per parcheggiare a Lourdes poco prima delle 11.
Mentre attraverso in macchina la città un senso di inquietudine pian piano mi attanaglia: una teoria ininterrotta di negozi-alberghi-ristoranti da entrambi i lati e marciapiedi invasi da bancarelle grondanti souvenir di pessimo gusto e qualità.
Dopo aver parcheggiato ci dirigiamo verso la celeberrima grotta; una folla immensa sciama intorno ai luoghi sacri portando labari, insegne e crocifissi e noi ci mettiamo pazientemente in coda (lunga). Per nostra fortuna ci sono i bambini e dopo una mezz'oretta siamo abbastanza avanti da essere notati da un inserviente che ci fa passare avanti, poi però, una volta lì non ci si può fermare nemmeno il tempo di una preghiera perché gli addetti fanno inesorabilmente avanzare tutti.
Molti gli ammalati in cerca di speranza ma molti di più i sani, accompagnatori e non.
Foto di rito e giro per gli altri luoghi sacri ma mi rifiuto di fare qualsiasi altra coda; moglie e bimbi però vogliono fare la piscina, io mi accordo per una paziente attesa davanti ad una birra fresca ma oramai è troppo tardi ed hanno chiuso gli accessi perché la gente in coda è così tanta che ci metteranno molte ore a smaltirla e così ce ne andiamo alla macchina e, alle 16:30, lasciamo la città dei miracoli.
Personalmente sono deluso: l'efficiente macchina organizzativa non lascia molto spazio alle esigenze individuali ed anche la grandiosità del complesso non stimola le mie corde mistiche.
Mi viene spontaneo il confronto con Assisi, dove ho sentito la spiritualità permeare il luogo, ma tutto ciò è molto soggettivo.
Appena fuori città passiamo un oretta al centro commerciale poi, verso le 18, partenza; direzione Bergerac, città dell'amato Cyrano.
Durante il viaggio attraversiamo luoghi molto belli; nota stonata un ristorante in posizione incantevole, con una carta invitante e raffinata che, forse intimoriti dai bambini, (appena scesi dalla macchina hanno fatto un po' di confusione nel giardino) ci ha detto, con poca convinzione che non c'era posto.
Viaggio fino a mezzanotte poi sosta fuori Bergerac in hotel Accor (Etaphotel)

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